C’era un cinese a S.Siro

C’era una volta un cinese, ma che in realtà era uruguaiano, che un giorno si presentò a S.Siro con la maglia dell’Inter. Non lo conosceva nessuno. Di lui si sapeva che lo chiamavano El Chino per via dei suoi occhi a mandorla, e che giocava solo con il piede sinistro. Quella domenica di fine agosto, a Milano, l’Inter cominciava il proprio campionato 1997-98 contro il Brescia. Un esordio morbido per i nerazzurri. S.Siro si riempì subito, tutti erano accorsi per vedere la prima partita di Ronaldo, il Fenomeno. Il brasiliano non incide, a un quarto d’ora dalla fine l’Inter sta perdendo 1-0. Poi entra Alvaro Recoba. Che si presenta così:

Tra i tifosi nerazzurri e il Chino scoppia l’amore. Recoba però segnerà solo un altro gol e l’anno dopo finisce in prestito al Venezia. In 6 mesi salva praticamente da solo la squadra guidata da Walter Novellino. I suoi nuovi fan lo adorano, ma lui deve far ritorno alla base, a Milano. Ci resterà fino al 2007. Senza lasciare altri segni e scucendo un sacco di soldi al presidente Moratti, che lo ama pazzamente. Sul fatto che il patron dell’Inter lo considerasse il suo pupillo, se ne sono dette tante. Che fosse uno dei tanti segnali della sua scarsa competenza in materia di calcio. Che Recoba gli desse le soffiate giuste sugli investimenti da fare in Sud Amrerica e Moratti lo ricompensasse con continui rinnovi di contratto. Il suo coinvolgimento nello scandalo passaporti nel febbraio 2001 (4 mesi di squalifica) e i continui infortuni lo limitarono molto nella sua esplosione definitiva. Chiuso il capitolo Inter, Recoba raggiunge Novellino al Torino, ma senza successo. Poi il Panionios, Grecia, quindi nel 2010 il ritorno al Danubio, in patria, nel club dal quale era partita la sua carriera. Lo scorso 30 giugno arriva la rescissione del contratto, quindi l’approdo al Nacional Montevideo. E il ritorno al gol. Con il suo solito, unico sinistro. Chissà se Moratti, impegnato in questi giorni nella cessione di Samuel Eto’o ai russi dell’Anzhi, avrà rivisto il video del gol che impazza su Internet. Ci piace pensare di si, e che abbia reagito come il commentatore:

4 pensieri riguardo “C’era un cinese a S.Siro

  1. Ok, non fai solo Foto del giorno. Ma gli investimenti che il Chino suggeriva a Moratti erano nel petrolio, non nel calcio, vero? Non posso credere che davvero riuscisse a infinocchiare bidoni al suo presidente avendo in cambio rinnovi e adeguamenti. Se è così, facciamolo ministro delle finanze.

  2. Chiaro che parliamo di Petrolio e – pare – anche di qualche speculazioncina edilizia, della quale però non si ha effettivo riscontro. D’altronde, non ricordo grandi nomi uruguaiani giunti nel periodo di Recoba, come giustamente sottolinei.

  3. ricordo benissimo quell’Inter-Brescia. Era il 31 agosto, la notte era morta Lady D e mentre il mondo andava a rotoli ero in vacanza in Romagna (strano, no?) e la mattina insieme a mio padre e mio nonno tornai in macchina per vedere l’esordio del Fenomeno e mi trovai ad ammirare i due gol del Chino. Dopo la partita tornai al mare in treno con mio nonno.
    Per quanto riguarda i suggerimenti di mercato di Recoba: come dimenticare i gloriosi acquisti di Pacheco e Sorondo?

  4. Pacheco e Sorondo erano l’effettiva dimostrazione incontrovertibile che il mondo stesse andando a rotoli. La tua memoria da tifoso è spettacolare Pres. Dovrei aprire una rubrica a parte…tipo posta dei lettori. O Fossa del cuore.

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