La Meglio Juventus – Atalanta-Juve, un mercoledì da leoni

Dopo appena tre giorni dalla vittoria dello scudetto n. 31 (n. 29 per la prefettura n.d.r.) la Juventus arriva ad Atalanta per continuare a vincere per abbattere i record. E per questo schiera la migliore formazione titolare: Storari, Caseres, Marrone, Chiellini, Isla, Padoin, Pirlo, De Ceglie, Giaccherini, Matri e Quagliarella. “E’ la prima volta che succede quest’anno”, dice Conte. E meno male, dicono i tifosi juventini.

Colantuono schiera la migliore Atalanta possibile: senza Schelotto, venduto all’Inter nel mercato invernale. “Ci manca molto” ha detto l’atricologico (senza capelli n.d.r.) allenatore bergamasco, senza di lui non riusciamo più ad organizzare il nostro gioco preferito: lo schiaffo al soldato!

Siamo contenti di come si sta comportando con la sua nuova squadra e lo abbiamo ringraziato del suo contributo quando abbiamo battuto 1 mese l’Inter a San Siro. Senza di lui, non ci saremmo mai riusciti. Certo c’è rimasto male quando abbiamo dovuto dirgli che il suo spogliatoio era l’altro. L’Atalanta però gli è rimasta nel cuore, soprattutto Cigarini quando a fine partita, lo ha tirato amichevolmente per i capelli.

All’entrata in campo i 2 allenatori si sono incontrati ed hanno parlottato a lungo. Abbiamo parlato di mercato, ha detto Antonio Conte, ci siamo scambiati delle informazioni. Colantuono era molto interessato ma mi ha detto che 2 milioni di euro per coprire completamente la testa di peluria come la mia, gli sembra un’esagerazione. Gli ho promesso una mia buona parola con Cesare Ragazzi.

La Juventus si presenta in campo con un 3-4-3 mai provato prima, anche perché i giocatori non lo avrebbero capito. Alessio, non approva, ma lascia che il suo allenatore fantastichi un poco: “Siamo come una classe a fine anno scolastico”, dice. “Sò ragazzi, bisogna lasciarli sfogare”.

La capolista ormai sazia, non spinge più di tanto, tant’è che l’Atalanta non riesce neanche a superare il centrocampo. Al 18’ del primo tempo, Pirlo stranamente indovina un passaggio di 50 metri che Matri, stranamente riesce ad agganciare e, stranamente, riesce a tramutare in gol.

L’Atalanta si ricorda improvvisamente che deve fare punti per salvarsi, a meno che il Palermo non perde in casa contro l’Udinese, e quindi comincia a giocare, presentandosi in area juventina con Denis.

Le due tifoserie gemellate dimostrano di gradire lo spettacolo con lanci di razzi. Contro i tifosi avversari. Al 28’ l’arbitro sospenda la partita per il troppo entusiasmo sugli spalti e Conte decide di andare a vedere.

Da buon meridionale intuisce che non si tratta di scambi amichevoli e individua alcuni tifosi juventini più fagocitati e gli urla loro in piemontese: “Ma li muorti toie e di mammat, che cazzo staie affà. Ma si tutto strunz?.

La mediazione ha successo e dopo solo 10’ minuti di stop si riprende. Con il palo di Denis che approfitta di un maldestro rinvio di Caseres. “Ne abbiamo trovato uno peggio di Licchestain” dice al suo secondo Angelo e Alessio che gli fa notare che Caseres recentemente ha avuto un incidente d’auto. “Hai ragione”, gli ha risposto il mister, Licchestain non ha bisogno di incidente d’auto per giocare così male”.

La Juve nella ripresa amministra il vantaggio. Matri, stranamente, si divora un’occasione formato gigante imbeccato, stranamente, da Isla.

Nel finale un’Atalanta mai doma chiede invano un rigore per un mani in area di Marrone, che l’arbitro Giuda non rileva. L’ultima volta che quest’arbitro ha diretto la Juve fu contro il Genoa e non concesse alla Juve un rigore simile. Delle due l’una: O è coerente o è miope. In entrambi i casi non può arbitrare in Italia.

Sul rovesciamento di fronte Consigli è strepitoso sul destro di Vidal, appena entrato e al solito attaccante aggiunto, con i suoi inserimenti in verticale. Finisce 1-0 per la Juve. Grazie al risultato del Palermo, la festa è per due.

Migliore in campo: Schelotto.

Ipdà.