La meglio Juventus – Parma-Juve: Sansone contro i Filistei

La Juventus inizia la litania del girone di ritorno da Parma, dove quest’anno ha già maramaldeggiato con il Cagliari del sempre morigerato Cellino. In questo caso le due società godono di buoni rapporti e gli episodi che li testimoniano sono tanti: Marotta aiuta il Presidente Ghirardi che è rimasto incastrato nella poltroncina della tribuna VIP. Al dg juventino lo sforzo gli annebbia la vista e lo si sente santiare: “altro che culatello!”. Conte incontra Donadoni lo abbraccia e gli ricorda amorevolmente: “Con quel rigore di merda che hai tirato contro l’Argentina a Napoli ci hai fatto perdere i mondiali di Italia ’90”. Il Roberto da Berghèm ride al favoloso ricordo e abbracciando amichevolmente l’amico di tante battaglie gli sussurra in un orecchio: “terun, fora dai bal”. Giovinco incontra i suoi vecchi amici di quando giocava a Parma. Purtroppo sono solamente in sei in quanto Pisolo non si è svegliato in tempo.

Gigi Buffon abbraccia la signora Maria Luigia Sconocchione che gli ricorda quando giovanissimo veniva nella sua ricevitoria di Piazzale Santa Croce a giocarsi tutto lo stipendio in schedine di Totocalcio, Totogol, Totosei e Totò truffa ’62. “Sono stata la sua nave-scuola ludica, ricorda l’arzilla signora e sono contenta dei progressi fatti Gigi soprattutto con l’indagine del calcio-scommesse prima di Germania 2006. Conservo gelosamente tutti i giornali dell’epoca”. Al povero Gigi la memoria gli procura una lacrimuccia, soprattutto per i milioni persi. A sentire di Germania 2006, Pirlo e Barzagli si avvicinano a Zaccardo per baciargli il piede sinistro con il quale ha procurato l’autogol del pareggio degli USA. Con quel mirabile gesto tecnico ha costretto il c.t. Marcello Lippi a buttare dentro Grosso, spostando Zambrotta a destra e così costringendolo, suo malgrado, a vincere il mondiale.

Con le squadre schierate, il calcio di inizio ritarda perché il gel di Amaurì ha inondato il cerchio del centrocampo e soprattutto perché Conte non ha terminato di recitare la decina del Santo Rosario nell’area tecnica. Per accelerare, ha evitato le abluzioni. La formazione bianconera presenta molti cambiamenti ma solamente uno fondamentale: Padoin come esterno sinistro pur di non schierare il talentuoso Peluso. Donadoni schiera purtroppo la formazione tipo che prevede l’impiego di Zaccardo. Il gioco risulta veloce e piacevole con numerose palle gol per entrambi i fronti. Le punte juventine preferiscono tentare i tiri da lontano, ma Mirante è molto attento, soprattutto, al 38’ su calcio di punizione del solito Pirlo che aveva mirato al “sette” di destra. Il Parma si è presentato più volte davanti a Buffon che non ha intenzione di deludere la Signora Sconocchione che avrà puntato chiaramente sulla vittoria della Juve. O no? Il primo tempo finisce sullo 0 a 0.

Squadre rientrano con gli stessi uomini (Caceres viene omologato come appartenente al genere maschile, nonostante indossa i calzettoni come calze auto-reggenti n.d.r.). La Juve prende subito a macinare gioco e passa al 7’ con un calcio di punizione dal limite tirato da Pirlo in maniera terribilmente mirabolante su Biabiany che lo devia alle spalle di Mirante. Il portiere la prende bene e manda un messaggio al compagno: non avrai più il permesso di soggiorno. Da stasera Biabiany finalmente non dormirà più sul quel cazzo di divano-letto con le molle rotte a casa del compagno. La Juventus sostituisce Padoin e Quagliarella e tutt’ora si chiede chi li abbia acquistati, mentre Donadoni inserisce Sansone piùchealtro per scaramanzia al posto di Amaurì, malgrado le proteste dello sponsor tecnico: Wella Testanera.

I cambi danno stranamente ragione a Donadoni: palla persa a centrocampo della Juve e  Paletta, che non ha mai fatto un passaggio superiore ai 2 metri si inventa un lancio di 30 metri proprio su Sansone che infilza Buffon. Conte non fa una piega e si limita a incitare i suoi: voglio la stessa reazione dimostrata contro la Samp.

Finisce 1-1 con Agnelli che ribadisce: “Conte è il nostro allenatore anche se con Alessio le cose andavano meglio. Purtroppo i sei mesi di squalifica sono scaduti, ma abbiamo speranza per le nuove indagine di Bari”.

Migliore in campo: Zaccardo per Italia-USA di Germania 2006.

Ipdà