Domenech è sempre Domenech

Che Raymond Domenech, ex commissario tecnico della nazionale francese, fosse un tipo bizzarro, è cosa nota. Abbandonata da un anno ogni velleità di tornare in panchina, ora Domenech si è messo a fare un programma televisivo. Un reality show, L’Etoffe des Champions, in cui si propone come motivatore.

Raymond Domenech, 59 anni

La ‘fama’ di Domenech quale tipo bizzarro e a tratti controverso comincia dopo la fine della sua carriera da calciatore. Dopo un buon bottino raccolto in patria (due campionati e altrettante Coppe di Francia), a fine anni Ottanta diventa allenatore. Vince la serie B con il Lione, ma sale agli onori della cronaca internazionale nel 1994. Durante i Mondiali negli Usa, dove è impegnato come commentatore per la tv francese, Domenech viene arrestato dalla polizia di Boston per bagarinaggio, mentre tenta di rivendere dei biglietti per la partita Bolivia-Corea del Sud. Dopo 6 ore al fresco, è rilasciato dietro cauzione. Diventato Ct francese nel 2004, dopo la batosta agli Europei della Francia di Santini contro la Grecia (che vincerà quel torneo), Domenech diventa celebre per un’altra bizzarria: parte che il tecnico si diletti nel decidere la formazione in base all’oroscopo. E pare pure che i suoi cattivi rapporti con David Trezeguet e Robert Pires (del segno dello scorpione, ostile all’acquario di Domenech) siano da attribuire all’astrologia. Anche il ‘Barone’, lo svedese ex allenatore di Roma e Milan Niels Liedholm, amava ascoltare un mago prima delle partite. Un ottimo esempio di ‘svedo-napoletano’, che però vinceva.

Lo scambio di cortesie tra Anelka e Domenech

Domenech arriva in finale al Mondiale del 2006, perdendola contro l’Italia. Viene riconfermato, ma tra Euro 2008 e Mondiale 2010 non passa nemmeno il primo turno, mettendosi contro tutta la squadra e venendo pure insultato dal giocatore Nicolas Anelka. Dopo il licenziamento della Federcalcio francese, e dopo essersi inimicato tutto un Paese (un antipatico che sta sul cavolo ai francesi: o mon Dieu), ora Domenech torna in pista. Anzichè la panchina, una telecamera. Diventerà una star della tv, come fece Maradona con la Noche del Diez in Argentina? Le premesse sono buone: il video del programma, con il suo “Merde!” di incoraggiamento, è già un tormentone).

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